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La Storia
Il tamburello è sport antico le cui origini si perdono nella notte dei tempi confondendosi, in un rito ideale, con uno degli usi giocosi della palla.
I Greci prima e i Romani dopo -
Anche nel Medioevo ci sono testimonianze in Italia della pratica di giochi con la palla.
Nel Rinascimento è Messer Antonio Scaino da Salò -
La copertina del Trattato Campo
di Messer Scaino da Salò Pianta del "Gioco della Louvre de Pariggi"
In alto lo scanno lungo per la battuta Sopra la "paleta" quadrata
In mezzo lo scanno corto per la ribattuta Sotto la "paleta" rotonda
Sotto la pompa o "gonfietto"
per riempire d'aria una palla di pelle di capra
Nel tempo l'attrezzo si è poi modificato fino a divenire un telaio di legno su cui era tesa una pelle animale.
Oggi il tamburello è in tutta plastica, molto resistente, la cui tela è in grado di sopportare le fortissime sollecitazioni della palla, una sfera di gomma, utilizzata sia per il gioco diurno che notturno all'aperto, di 88/90 grammi con 59 mm di diametro.
Dai vecchi attrezzi ai moderni tamburelli
Notizie di giochi con la palla colpita con attrezzi in cartapecora con telaio in legno -
É il 1890 l'anno zero dello sport tamburellistico: risale infatti a quell'anno il suo riconoscimento, come gioco, da parte della Federazione Ginnastica d'Italia, l'ente che disciplina in quel tempo -
Lo scudetto 2009, per la cronaca vinto dall'astigiana Callianetto, è il novantasettesimo di una lunga serie: il primo è stato vinto nel 1898, esattamente centoundici anni fa, dalla società Nicolò Barabino di Genova.
Questo se non si considera uno scudetto contestato, quello dell'Udinese al "Concorso Ginnico" di Treviso, nel 1896: il secolo, ad ogni modo, è stato ampiamente superato.
La tradizione associativa della Federazione Italiana Palla Tamburello risale al 1910: in quell'anno infatti fu creato l'"Ente per l'organizzazione di tutti gli sport italiani che si occupano del Pallone". Da tale ente, con successive trasformazioni, ha preso vita, nel 1927, l'attuale Federazione che in quell'anno, nello Statuto del CONI, risulta essere una delle 33 Federazioni effettive del Comitato Olimpico.
Dal 1929 la FIPT diviene inserita prima nell'OND e successivamente negli anni cinquanta nell'ENAL.
Dal marzo del '79 è nuovamente nel CONI, con lo status di "disciplina associata", prima alla FIT e poi direttamente al CONI.
Il 1903 è per il tamburello l'anno di un sogno non realizzato: il riconoscimento come disciplina olimpica.
De Coubertin pensa infatti di organizzare a Roma le Olimpiadi del 1908 ed i primi contatti con Re Vittorio Emanuele e con Papa Pio X lo convincono che l'idea è realizzabile. Il progetto della Federginnastica prevede così (è il 16 marzo 1903) la presenza del tamburello accanto a quella di altre 20 discipline. L'idea delle Olimpiadi romane fallisce però per motivi economici e con queste salta, per il tamburello, il grande sogno olimpico.
Che però si riaffaccia 15 anni più tardi, con la speranza di entrare almeno nella rosa degli sport dimostrativi alle Olimpiadi di Amsterdam.
Il tentativo però non ha esito, anche se all'appuntamento olandese è accettata la presenza del "Jeu de Paume", cugino del tamburello.
"Le Olimpiadi di Amsterdam -
Dagli anni '80 la FIPT esporta sport, sport italiano. Ha cercato e trovato comprensione e simpatia; ha promosso iniziative, si è fatta carico di un programma non facile né semplice.
Se nell'82 a tamburello si giocava solo in Italia ed in Francia, oggi -
Interessanti relazioni sono state avviate anche in Egitto e Tunisia.
La FIPT è membro fondatore della Fédération Internationale de Balle au Tambourin (F.I.B.T.) della quale è stato acclamato, nell'Assemblea del 10 ottobre 2009 a Barcellona (Catalogna, Spagna) Presidente Onorario Emilio Crosato, Presidente anche, nel corrente quadriennio olimpico, della federtamburello italiana; nuovo Segretario Generale della F.I.B.T., è l'italiano Maurizio Pecora.